WEB per tutti
Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti (Andy Warhol)
Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia (Arthur C. Clarke)
Da qualche anno a questa parte non ci meravigliamo più di niente: possiamo combattere una battaglia decisiva per la sopravvivenza dell'umanità insieme ad altri mille, controllare il tratto più intasato del raccordo anulare di Roma, sapere che fine ha fatto la moglie del fratello del nostro compagno di scuola delle elementari che è partito per il Canada. Tutto ciò sorseggiando tranquillamente tè alla nostra scrivania... unico limite, la fantasia. Possiamo anche, e di questo volevo parlarvi, non stupirci più di poter creare con pochi click un giornale online, un negozio virtuale di fumetti usati o magari una community di appassionati alla pesca col moscardino.
Il web non solo ci porta il mondo in casa ma ci dà anche la possibilità di creare e pubblicare nostri contenuti in modo semplice e secondo la nostra originalità. A questo scopo sono disponibili dei prodotti, che rendono possibile costruire da zero e gestire, senza alcuna conoscenza specifica di programmazione, siti web anche complessi: basta avere un minimo di capacità a navigare in Internet e di scrittura di documenti digitali. Questi strumenti sono denominati CMS (dall'inglese Content Management System - sistema di gestione dei contenuti). Il livello di competenza richiesto è equivalente a quello necessario per l'installazione e l'utilizzo di Windows, quindi alla portata di un pubblico relativamente ampio.
Funzionalità del CMS. Con un CMS possiamo creare contenuti senza doverci occupare in dettaglio della loro presentazione: la pubblicazione e ilrendering sono gestiti dal sistema stesso, con modalità simili alla composizione di un giornale.
Un altro punto di forza del CMS è dato dalla facilità con cui possiamo arricchire i nostri contenuti di immagini, animazioni ed elementi multimediali (audio e video). Possiamo poi decidere quali sono le parole chiave (tag) di un documento - per la sua catalogazione e ricerca -, le categorie a cui appartiene, se deve apparire nella homepage, se il contenuto ha una "data di scadenza" e molto altro ancora. Il sistema tiene direttamente conto anche dei criteri di accessibilità.
Per continuare, il CMS è uno strumento "scalabile": si adatta, infatti, alle esigenze tecniche e alle capacità creative di chi lo usa ma anche alle mutevoli esigenze di Internet. Consente di aggiungere funzionalità interessanti, alcune di più facile utilizzo - sondaggi, commenti o gallerie fotografiche - altre più complesse - comunità virtuali, commercio elettronico.
È inoltre disponibile un ambiente di collaboration, particolarmente utile nella creazione di contenuti, in quanto consente di definire un flusso di lavoro e i differenti ruoli coinvolti nel flusso stesso: quello del redattore, che produce contenuti, quello del validatore, che li pubblica nel sito e così via. Rispetto ai prodotti classici, si riducono così i tempi di lavorazione nel pieno rispetto però dei principi di affidabilità e sicurezza dell'intero sistema.
Un'altra caratteristica vincente, direi quasi decisiva, è che alcuni CMS, vedi siti in fondo all'articolo, sono open-source. L'affidabilità dell'open-source è equiparabile (e a mio modesto avviso, superiore) a quella del software proprietario e lascia la libertà di personalizzare il proprio ambiente. Addirittura potremmo anche non disporre di un computer particolarmente potente: l'accesso al back-end del sito avviene tramite Internet e quindi possiamo lavorare da qualunque punto del mondo, purché connesso in rete.
Queste tecnologie hanno fatto il loro ingresso anche in Banca. Sono utilizzate, ad esempio, nella sezione del sito ADA Lascia commenti o suggerimenti(realizzato con Wordpress), per gestire un blog degli utenti, o nel sito EUROCOIN (realizzato con Drupal), cui si può accedere direttamente dalla homepage del sito della Banca d'Italia. Un altro ottimo prodotto, con una comunità di sviluppatori estremamente attiva, è Joomla, da cui sono tratte le schermate di questo articolo.
La verità è che sta diventando molto più difficile avere qualcosa da dire che riuscire a farlo e non solo in Internet!